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Il passato travagliato della Georgetown University: alle prese con l’eredità della schiavitù

by Peter

Il passato travagliato della Georgetown University: alle prese con l’eredità della schiavitù

La Georgetown University, una prestigiosa istituzione cattolica di Washington, D.C., si sta confrontando con la sua oscura storia di coinvolgimento nella tratta degli schiavi. Fondata nel 1789, le basi finanziarie dell’università furono in parte costruite sulla vendita di 272 schiavi.

Alla scoperta dei legami dell’università con la schiavitù

Il gruppo di lavoro su schiavitù, memoria e riconciliazione, istituito a settembre, è stato incaricato di esaminare la passata relazione di Georgetown con la schiavitù e di raccomandare modi per riconciliarla con il presente. La ricerca del gruppo ha rivelato che l’ex presidente dell’università Thomas F. Mulledy ha supervisionato la vendita di questi schiavi negli anni ’30 dell’Ottocento per estinguere i debiti dell’università.

Ridenominazione degli edifici per riflettere il passato

In risposta alle scoperte del gruppo di lavoro e all’attivismo studentesco, l’università ha deciso di rinominare due edifici che portano i nomi di individui legati alla tratta degli schiavi:

  • Mulledy Hall, intitolato al suddetto presidente, sarà temporaneamente ribattezzato Freedom Hall.
  • McSherry Hall, intitolato a un altro presidente universitario che ha consigliato Mulledy sulla vendita degli schiavi, sarà ribattezzato Remembrance Hall fino a quando non verrà scelto un nome permanente.

L’attivismo studentesco e le richieste in corso

Gli attivisti studenti di Georgetown sono stati espliciti nelle loro richieste affinché l’università affrontasse pienamente la sua eredità di schiavitù. Oltre ai cambiamenti nel nome dell’edificio, chiedono:

  • Ridenominare un altro edificio del campus con legami con la schiavitù
  • Incorporare la storia degli schiavi nei tour del campus
  • Segnare le tombe degli schiavi nel campus
  • Dotare nuove cattedre per studiosi di colore

Gli attivisti hanno utilizzato l’hashtag #Builton272 per aumentare la consapevolezza della loro causa e ricordare all’università e al pubblico il costo umano della sua fondazione.

Riconciliazione e andare avanti

Le raccomandazioni del gruppo di lavoro e la risposta dell’università rappresentano un passo significativo verso il riconoscimento e l’affrontare la storia di schiavitù di Georgetown. Tuttavia, gli attivisti studenteschi sottolineano che queste azioni sono solo un punto di partenza. Continuano a sostenere un processo di riconciliazione globale che affronti pienamente il ruolo dell’università nell’istituzione della schiavitù e il suo impatto duraturo sulla comunità di Georgetown e oltre.

Affrontare l’eredità della schiavitù

La decisione della Georgetown University di affrontare il suo passato è un riflesso di una più ampia resa dei conti nazionale con l’eredità della schiavitù negli Stati Uniti. In particolare, gli istituti di istruzione superiore sono chiamati a esaminare le proprie connessioni storiche con la schiavitù e ad adottare misure per porre rimedio.

Gli sforzi alla Georgetown University servono da modello per altre istituzioni che cercano di confrontarsi con le proprie storie travagliate. Confrontandosi con il passato e aprendo un dialogo con gli attivisti studenteschi, le università possono creare un futuro più inclusivo e giusto per tutti.

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