L’evoluzione della musica nei videogiochi: come Tetris e Super Mario Land furono pionieri di melodie iconiche
Prime tecnologie audio e comparsa delle schede audio
Nell’età d’oro dei videogiochi, prima dell’avvento di sistemi audio sofisticati, le melodie iconiche di Tetris e Super Mario Land hanno incantato un’intera generazione di giocatori. Ma come fecero questi primi videogiochi a creare colonne sonore così leggendarie?
La risposta risiede nelle primitive capacità sonore dei primi computer domestici. I loro “altoparlanti beeper” integrati potevano produrre solo una gamma limitata di suoni, consumando eccessiva potenza di elaborazione. Per superare questa limitazione, i programmatori svilupparono schede audio, dispositivi hardware che potevano essere collegati alla scheda madre di un computer, liberando la CPU per altre attività.
L’alba dei canali audio e delle “voci”
Sebbene rudimentali, queste prime schede audio consentivano ai compositori di videogiochi di creare musica accedendo a diversi canali audio, o “voci”. Ogni voce era programmata per produrre suoni specifici, simili agli strumenti di una band.
Console diverse avevano configurazioni di schede audio uniche, il che dava luogo a paesaggi sonori distintivi. Ad esempio, il Nintendo Entertainment System (NES) dedicava ciascun canale a un particolare tipo di suono, come bassi, melodia o percussioni.
Commodore 64: una tela musicale versatile
Al contrario, il Commodore 64 aveva meno canali audio, ma offriva maggiore flessibilità. I suoi canali non erano designati per suoni specifici, il che consentiva ai compositori di creare tracce audio più ricche e complesse. Questa versatilità rese il Commodore 64 una piattaforma preferita per i musicisti di giochi.
Sega Genesis: imitare voci umane
Il Sega Genesis spinse ancora oltre i limiti della tecnologia audio, introducendo la possibilità di imitare voci umane. Questa innovazione, esibita nell’iconico gioco Sonic the Hedgehog, occupava a quanto pare una parte significativa dello spazio di archiviazione della cartuccia.
L’impatto del suono nei primi videogiochi
Le colonne sonore dei primi videogiochi non solo migliorarono l’esperienza di gioco, ma svolsero anche un ruolo cruciale nel plasmare l’identità di ciascun sistema. Proprio come lo stile unico di un musicista, ogni console aveva la sua firma sonora.
Le limitazioni delle prime schede audio costrinsero i compositori a essere creativi e pieni di risorse, il che portò a melodie memorabili e durature. Queste colonne sonore iconiche continuano a ispirare e influenzare la musica dei videogiochi moderni, ricordandoci le umili origini di questo aspetto essenziale del gioco.
Un viaggio nella storia delle colonne sonore dei videogiochi
Per approfondire l’affascinante storia delle colonne sonore dei videogiochi, esplora le seguenti risorse:
- Saggio video di 8-Bit Guy sulla musica dei primi videogiochi
- Articolo di Motherboard sul ruolo delle schede audio nei giochi
- Esplorazione delle capacità audio del Commodore 64 su Popular Mechanics