Mode passeggere e classici: le sorprendenti storie dietro di loro
Cowboy e strass
Come hanno fatto i cowboy, noti per la loro rude mascolinità, ad adottare abiti vistosi adornati con strass? La risposta sta in Nudie Cohn, un sarto nato in Ucraina che si stabilì a Hollywood nel 1940. Con il suo nome particolare, Nudie si fece rapidamente un nome creando abiti stravaganti per personaggi del calibro di Johnny Cash, Dale Evans, Cher ed Elvis Presley.
La Nudie’s Rodeo Tailors ottenne riconoscimento per la prima volta quando si rivolse a Tex Williams, una star della musica country che viveva vicino a Nudie e sua moglie in California. Nudie si offrì di realizzare un abito su misura per Williams, ma aveva bisogno di 150 dollari per una macchina da cucire. Williams accettò di vendere un cavallo all’asta per raccogliere i fondi.
Nonostante un contrattempo in cui Nudie inizialmente realizzò l’abito con misure errate a causa dell’alcol, alla fine consegnò gli abiti a Williams. L’esibizione della band quella sera fu un enorme successo e Williams guadagnò abbastanza soldi per pagare Nudie per il suo lavoro.
La reputazione di Nudie si diffuse rapidamente e ben presto aprì la Nudie’s Rodeo Tailors a North Hollywood nel 1950. Nel 1963, il negozio si trasferì in Lankershim Boulevard, dove rimase fino alla sua chiusura nel 1994.
Slip attillati: la rivoluzione dell’intimo maschile
Le origini degli slip maschili, comunemente noti come “slip attillati”, sono sorprendentemente affascinanti. Nel 1934, Arthur Kneibler della Cooper Inc. sviluppò gli slip a Y, che venivano chiamati “jockey” per la loro somiglianza con un sospensorio.
Lanciato l’anno successivo da Marshall Fields a Chicago, il jockey divenne rapidamente un successo e l’ordine iniziale andò esaurito. La Cooper fu costretta a noleggiare un aereo per soddisfare la schiacciante richiesta per la spedizione successiva. Successivamente, l’azienda cambiò nome in Jockey International e i suoi slip sono diventati da allora un capo básico nel guardaroba maschile.
Oggi, i jockey sono disponibili in vari colori e tessuti, ma gli originali in cotone bianco classico rimangono la scelta più popolare. Tuttavia, alcuni uomini preferiscono la versione senza elastico, di magazzino e distribuita dalla Legione straniera francese, come descritto da Scott Bodenner in Worn Stories.
Quadri: un passato a scacchi
Il tessuto a quadri, o tartan come viene chiamato in Gran Bretagna, ha una storia ricca e colorata. È strettamente associato ai clan scozzesi, che usavano diversi modelli e colori per rappresentare i rispettivi gruppi.
Nel 1746, dopo la fallita insurrezione giacobita guidata dal principe Carlo Edoardo Stuart, le autorità britanniche proibirono l’uso del tartan ai sensi dell’Atto di Proscrizione. Credevano che il tartan fosse un simbolo di ribellione e potesse incitare a ulteriori disordini.
Fortunatamente per gli scozzesi e per il mondo della moda, al tartan fu consentito di tornare dall’esilio nel 1782. Oggi è un tessuto popolare utilizzato in tutto, dall’abbigliamento all’arredamento della casa.
Altri articoli di approfondimento sull’abbigliamento
Oltre agli argomenti sopra menzionati, numerosi altri articoli offrono prospettive illuminanti sulla storia e le tendenze della moda:
- L’articolo del Bureau of Trade su GQ, “In difesa degli slip attillati”, esplora la correlazione tra la popolarità dei jeans skinny e l’aumento della domanda di slip.
- Worn Stories presenta un articolo di Scott Bodenner che discute la storia e il significato della biancheria intima di magazzino distribuita dalla Legione straniera francese.
- L’articolo del Worn Fashion Journal, “Un passato a scacchi”, fornisce dieci curiosità sulla storia del tessuto a quadri e la sua associazione con i clan scozzesi.