Giglio arancione (Lilium bulbiferum): guida completa alla coltivazione e alla cura
Descrizione botanica
Il giglio arancione, noto anche come Giglio di Fuoco, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Liliaceae. Questa geofita, originaria dell’Europa, presenta vistosi fiori a forma di tromba in una vibrante tonalità arancione. Le sue foglie sono semplici e larghe, a sostegno di una forma di crescita autosufficiente. La caratteristica più distintiva di questa specie è la formazione di bulbilli sui suoi steli.
Requisiti di coltivazione
Luce:
I gigli arancioni prosperano sotto il sole screziato o l’ombra leggera estiva. Per una crescita ottimale, pianta i bulbi lungo il bordo soleggiato di un giardino boschivo, posizionando le loro radici all’ombra e le loro teste al sole.
Terreno:
Queste piante adattabili preferiscono un terreno argilloso ben drenato e ricco di humus. Tuttavia, possono tollerare anche un terreno da giardino normale e adattarsi a terreni sabbiosi, argillosi o calcarei.
Acqua:
I gigli arancioni hanno esigenze idriche moderate. Annaffia abbondantemente per circa un pollice a settimana durante la crescita, ma solo se il terreno è asciutto al tatto. Evita di annaffiare eccessivamente, poiché il terreno umido può far marcire i bulbi del giglio. L’eccesso di acqua sul fogliame e sui fiori può anche causare muffa o marciume.
Fertilizzante:
Nutri i gigli arancioni con un fertilizzante per fioritura a basso contenuto di azoto, come 5-10-10 o 7-9-5. Ciò favorirà lo sviluppo dei fiori piuttosto che un’eccessiva crescita delle foglie. Spargi il fertilizzante sulle radici in primavera, mescolalo al terreno e innaffia bene.
Potatura:
Dopo la fine della fioritura in autunno, pota le vecchie foglie per mantenere la salute della pianta.
Propagazione:
I gigli arancioni possono essere propagati tramite vari metodi:
- Bulbilli: raccogli i bulbilli quando iniziano a staccarsi dagli steli alla fine dell’estate e invasali in una serra fino a quando non maturano abbastanza per il trapianto all’aperto.
- Divisione: dividi i bulbi giovani in autunno, quando le piante sono dormienti. Metti da 2 a 3 bulbi in un vaso prima di trapiantarli o piantali direttamente nel terreno.
- Scaglie: rimuovi le scaglie del bulbo dai bulbi maturi e conservale in un luogo caldo e buio in un sacchetto di torba umida. Gradualmente produrranno bulbi.
Coltivazione dai semi
Le opinioni variano sul fatto che i gigli arancioni possano essere coltivati dai semi. Mentre alcune fonti affermano una germinazione riuscita entro 30-40 giorni, altre lo sconsigliano. Se vuoi provarci, semina i semi a maturazione in un cassone freddo per la germinazione primaverile. In alternativa, i semi possono essere conservati in un ciclo di stratificazione caldo/freddo/caldo per circa 2 mesi ciascuno. Coltiva i semi in condizioni fresche e ombreggiate e semina superficialmente in un terreno fertile.
Parassiti e malattie comuni
I gigli arancioni sono suscettibili ad alcuni parassiti e malattie, tra cui:
- Lumache: proteggi le piante dalle lumache all’inizio della primavera, poiché possono consumare le punte dei germogli e ostacolare la crescita.
- Afidi: questi piccoli insetti possono infestare i gigli arancioni e nutrirsi della loro linfa.
Domande frequenti
- Quanto tempo impiegano i semi di giglio arancione a germogliare?
Il tempo di germinazione può variare. Alcune fonti indicano 30-40 giorni, mentre altre suggeriscono che i semi potrebbero non germogliare affatto.
- Quanti fiori produce una pianta di giglio arancione?
Un bulbo maturo può produrre una pianta con 6-7 fiori.
- Qual è la differenza tra il giglio arancione (Lilium bulbiferum) e il giglio tigrato (Lilium lancifolium, Lilium tigrinum)?
Il giglio arancione è un fiore selvatico europeo, mentre il giglio tigrato è originario della Cina e del Giappone. Il giglio arancione fiorisce in arancione pieno, mentre il giglio tigrato ha petali arancioni con macchie nere o rosso scuro. Entrambe le specie sono relativamente facili da coltivare.
Suggerimenti aggiuntivi
- Il giglio arancione (Lilium bulbiferum) è il suo stesso cultivar. È noto anche con i sinonimi Lilium bulbiferum var. giganteum, Lilium bulbiferum var. chaixii, Lilium bulbiferum var. croceum, o semplicemente L. croceum. La sottospecie L. bulbiferum croceum generalmente non produce bulbilli.