L’equipaggiamento da caccia di Ötzi, l’Uomo venuto dal ghiaccio: una finestra sull’Età del Rame in Europa
La scoperta di Ötzi, l’Uomo venuto dal ghiaccio
Nel 1991, degli escursionisti si imbatterono nei resti congelati di Ötzi, l’Uomo venuto dal ghiaccio, sulle Alpi. Conservato in un ghiacciaio per oltre 5.300 anni, il corpo e gli effetti personali di Ötzi hanno fornito uno scorcio senza precedenti della vita nell’Età del Rame. Tra i suoi averi vi era un equipaggiamento da caccia, meticolosamente conservato dal ghiaccio.
Armi e utensili da caccia di Ötzi
L’equipaggiamento da caccia di Ötzi comprendeva un arco, delle frecce, una faretra e altri utensili. Il suo arco era incompiuto, realizzato in legno di tasso e destinato a essere accorciato e assottigliato per adattarsi alla sua altezza. Di particolare interesse era la corda dell’arco di Ötzi, realizzata con tre fili di tendine animale intrecciati insieme. Questa scoperta ha segnato la più antica corda d’arco conosciuta, anteriore di un millennio a reperti simili rinvenuti in tombe egizie.
Le frecce di Ötzi
Ötzi portava con sé 14 frecce nella sua faretra, ma solo due avevano punte di freccia e impennatura di piume. Le punte di freccia erano realizzate in selce, mentre le piume erano incollate alle frecce con catrame di betulla. Le tacche delle due frecce complete si adattavano perfettamente alla corda dell’arco di Ötzi.
Faretra di Ötzi e altri utensili
La faretra di Ötzi era realizzata in pelle di daino e conteneva, oltre alle sue frecce, fasci di tendini animali e altri utensili. I tendini animali probabilmente venivano utilizzati per vari scopi, tra cui la riparazione di attrezzature o la fabbricazione di nuove corde. Ötzi portava con sé anche una pietra per affilare, utilizzata per mantenere affilati i suoi utensili e le sue armi.
Il significato dell’equipaggiamento da caccia di Ötzi
L’equipaggiamento da caccia di Ötzi fornisce preziose informazioni sulle pratiche e sulle tecnologie di caccia dell’Età del Rame in Europa. L’arco e le frecce rappresentano le principali armi di caccia dell’epoca, mentre la faretra e gli altri utensili ne facilitavano l’uso e la manutenzione. La scoperta dell’equipaggiamento da caccia di Ötzi ha fatto luce sulla vita quotidiana e sulle abilità dei nostri antenati.
La fine prematura di Ötzi
L’equipaggiamento da caccia di Ötzi non fu mai utilizzato completamente. Una radiografia eseguita nel 2001 rivelò che era stato colpito da una freccia alla spalla sinistra all’inizio dell’estate. La morte prematura di Ötzi ha preservato il suo equipaggiamento da caccia per migliaia di anni, fornendo agli archeologi moderni una risorsa inestimabile per studiare l’Età del Rame in Europa.
L’eredità di Ötzi
L’equipaggiamento da caccia di Ötzi, l’Uomo venuto dal ghiaccio, è una connessione tangibile con il passato. Offre uno spaccato sulle pratiche di caccia, sulla tecnologia e sulla vita quotidiana degli europei dell’Età del Rame. L’eredità di Ötzi si estende oltre al suo equipaggiamento da caccia, poiché il suo corpo conservato e i suoi effetti personali hanno fornito informazioni su vari aspetti della vita nell’Età del Rame, tra cui abbigliamento, alimentazione, salute e persino comunicazione.