Scoperta l’antica capitale Maya nel cortile messicano
Scoperta della capitale
Un recente scavo in Messico ha scoperto la prima prova fisica dell’antica capitale Maya di Sak Tz’i’, fondata nel 750 a.C. La scoperta è stata fatta grazie agli occhi attenti di un allevatore di bestiame messicano che ha trovato una grande tavoletta iscritta nel suo cortile. L’allevatore ha contattato una squadra di archeologi, che hanno iniziato uno scavo nel 2018 che ha rivelato il sito di una città perduta da tempo.
Importanza della scoperta
La scoperta della capitale Sak Tz’i’ è significativa perché fornisce la prima prova fisica di un regno che prima era conosciuto solo da sculture e iscrizioni. La capitale, situata vicino al confine di quello che oggi è il Messico e il Guatemala, è stata la dimora di una popolazione tra i 5.000 e i 10.000 abitanti per circa mille anni.
Implicazioni geopolitiche
La scoperta della capitale Sak Tz’i’ ha anche importanti implicazioni geopolitiche. Il regno era situato in una complessa rete di alleanze e inimicizie con altri regni Maya nell’area occidentale Maya. Studiando le iscrizioni trovate nel sito, gli archeologi possono ottenere una migliore comprensione delle dinamiche politiche della regione.
Un bullo del cortile della scuola
Nonostante le sue dimensioni relativamente piccole, il regno Sak Tz’i’ riuscì a sopravvivere e prosperare per secoli. Secondo l’antropologo Charles Golden della Brandeis University, il regno potrebbe aver guadagnato notorietà essendo una specie di “bullo del cortile della scuola”. Le iscrizioni indicano che i residenti di Sak Tz’i’ erano spesso “picchiati da tutte queste superpotenze”, ma anche “negoziavano alleanze con quelle superpotenze allo stesso tempo”.
Monumenti e iscrizioni Maya
Lo scavo della capitale Sak Tz’i’ ha scoperto diversi monumenti Maya, tra cui un palazzo reale, un campo da gioco della palla, piramidi e case. Il sito era anche pesantemente fortificato, con ruscelli dalle pareti scoscese e altre strutture difensive. I reperti più rivelatori trovati nel sito sono le iscrizioni sulla tavoletta, che intrecciano mitologia, poesia e storia. Queste iscrizioni fanno riferimento a dei, un mitico serpente d’acqua e diversi antichi governanti.
Collaborazione con le comunità indigene
Lo scavo della capitale Sak Tz’i’ è stato condotto in collaborazione con la comunità indigena di Lacanja Tzeltal, dove si trova il sito. Gli archeologi hanno lavorato per riconquistare la fiducia della comunità, che è stata danneggiata dai saccheggiatori negli anni ’60. La collaborazione tra archeologi e comunità indigene è essenziale per garantire che la ricerca archeologica sia condotta in modo rispettoso ed etico.
Sfide e importanza
Lo scavo della capitale Sak Tz’i’ è stato un lavoro impegnativo ma gratificante. Gli archeologi hanno dovuto superare ostacoli come i saccheggi e la necessità di collaborare con le comunità indigene. Tuttavia, la scoperta della capitale ha fornito informazioni preziose sulla storia e la cultura degli antichi Maya.
Ricerca in corso
Gli archeologi continuano a scavare e studiare la capitale Sak Tz’i’. Sperano di scoprire altri manufatti e iscrizioni che faranno luce sulla storia del regno e sul suo ruolo nel mondo Maya in generale. La scoperta della capitale è una grande svolta nell’archeologia Maya e sicuramente ispirerà ulteriori ricerche e scoperte negli anni a venire.