Armi Stampate in 3D: Una Rivoluzione Open Source
L’Ascesa delle Wiki Weapons
Nel 2013, Cody Wilson, fondatore del progetto Wiki Weapons, ha suscitato controversie pubblicando progetti open source per armi stampate in 3D. Questa mossa mirava a fornire a chiunque avesse accesso a una stampante 3D la possibilità di produrre armi da fuoco, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza pubblica e sul potenziale abuso.
Makerbot e Stratasys Ritirano il Supporto
Inizialmente, Makerbot e Stratasys, produttori leader di stampanti 3D, hanno supportato il progetto di Wilson. Tuttavia, le preoccupazioni sulle implicazioni legali ed etiche delle armi stampate in 3D li hanno spinti a ritirare il loro supporto e a rimuovere i file relativi alle armi dalle loro piattaforme.
Defense Distributed e DEFCAD
Imperterrito, Wilson ha cercato supporto altrove, trovando una “società di difesa privata” a San Antonio, in Texas, disposta a ospitare il suo progetto. Questa partnership ha portato alla creazione di Defense Distributed e del suo repository online, DEFCAD. DEFCAD ospita numerosi progetti per armi da fuoco stampate in 3D, incluso il lower receiver, un componente cruciale regolamentato come l’intera arma secondo il Gun Control Act del 1968.
Funzionalità e Preoccupazioni per la Sicurezza
Sebbene DEFCAD fornisca l’accesso a progetti di armi stampate in 3D, è importante notare che queste armi non sono completamente funzionali e spesso mancano dell’affidabilità e della durata delle armi da fuoco prodotte tradizionalmente. In un test, un’arma stampata in 3D si è guastata dopo aver sparato solo sei colpi.
Wilson riconosce questi limiti, ma sottolinea la potenziale letalità anche di un singolo colpo. Sostiene che le armi stampate in 3D possono ancora rappresentare una minaccia per la sicurezza pubblica, in particolare in situazioni in cui la forza letale immediata non è necessaria.
Considerazioni Legali e Normative
La proliferazione di armi stampate in 3D ha sollevato significative sfide legali e normative. Il Gun Control Act classifica il lower receiver come l’arma da fuoco, rendendolo soggetto alle stesse normative delle armi da fuoco tradizionali. Tuttavia, la facilità di acquisizione di altri componenti delle armi, come canne e grilletti, solleva preoccupazioni sulla possibilità di eludere queste normative.
Varie agenzie governative, tra cui il Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives (ATF), stanno monitorando attivamente lo sviluppo e la distribuzione di armi stampate in 3D. L’ATF ha emesso avvertimenti sulla legalità della produzione e del possesso di armi da fuoco stampate in 3D senza le opportune licenze e registrazioni.
Implicazioni Etiche e Considerazioni Future
L’avvento delle armi stampate in 3D ha scatenato dibattiti etici sull’uso responsabile della tecnologia e sul potenziale abuso. Alcuni sostengono che i progetti di armi open source responsabilizzino gli individui e promuovano l’autosufficienza, mentre altri esprimono preoccupazioni sulla proliferazione di armi non rintracciabili e potenzialmente pericolose.
Man mano che la tecnologia di stampa 3D continua ad avanzare, è probabile che le armi stampate in 3D diventeranno più sofisticate e affidabili. Ciò solleva importanti interrogativi su come la società affronterà le sfide poste da questa tecnologia emergente e sulla necessità di bilanciare i diritti individuali con la sicurezza pubblica.