Esplosione in un impianto russo dove vengono conservati virus mortali
Antefatti
Il Centro statale di ricerca in virologia e biotecnologia “Vector” di Kol’covo, in Siberia, è una delle due uniche istituzioni al mondo autorizzate a conservare campioni del virus del vaiolo, una malattia mortale debellata nel 1980. La Vector ospita anche una delle più grandi collezioni di virus al mondo, tra cui l’Ebola, l’influenza aviaria e diversi ceppi di epatite.
Incidente
Lunedì, una potente esplosione ha scosso l’impianto Vector, facendo saltare in aria le finestre di uno degli edifici del complesso. Le autorità hanno dichiarato che l’incidente non rappresenta alcun rischio biologico per la popolazione.
Causa
A quanto si dice, l’esplosione è stata causata dallo scoppio di una bombola di gas durante i lavori di ristrutturazione in un edificio adibito a laboratorio. L’incendio si è propagato attraverso il sistema di ventilazione dell’edificio, interessando oltre 320 metri quadrati prima di essere spento. Un lavoratore ha riportato ustioni di terzo grado, ma la struttura dell’edificio non ha subito danni.
Preoccupazioni per la sicurezza
Questo non è il primo incidente alla Vector a sollevare preoccupazioni sulla sicurezza. Nel 2004, un ricercatore è morto dopo essersi accidentalmente punto con un ago contenente il virus Ebola. La Vector non ha inoltre segnalato l’incidente all’Organizzazione mondiale della sanità per diversi giorni.
Nel 2014, i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) hanno ammesso di aver inviato in modo inappropriato agenti patogeni pericolosi, tra cui antrace, botulismo e influenza aviaria, ad altri laboratori in cinque diversi incidenti.
Dibattito sulla conservazione di virus mortali
Gli scienziati dibattono sulla necessità di conservare virus mortali. Alcuni sostengono che devono essere studiati per sviluppare vaccini e trattamenti. Altri sostengono che il rischio di rilascio di un virus sia troppo grande.
Pareri degli esperti
Gli esperti concordano generalmente sul fatto che la recente esplosione alla Vector non rappresenta un rischio significativo per la popolazione. Non si ritiene che l’esplosione sia avvenuta vicino al luogo in cui viene conservato il virus del vaiolo o dove vengono condotte ricerche.
Anche se fossero stati presenti agenti patogeni, è probabile che il calore dell’incendio li avrebbe uccisi. I virus sono fragili e possono essere distrutti dalle alte temperature.
Indagini in corso
Gli scienziati esterni alla Vector attendono ulteriori informazioni sui dettagli dell’incidente. Sono in corso indagini per determinare la causa esatta dell’esplosione e garantire che non vi siano rischi per la popolazione.
Importanza dei protocolli di sicurezza
Gli incidenti alla Vector e al CDC sottolineano l’importanza di rigidi protocolli di sicurezza nella manipolazione di virus mortali. I laboratori devono disporre di misure solide per prevenire incidenti e contenere qualsiasi possibile rilascio di agenti patogeni.
Conclusione
L’esplosione presso l’impianto Vector è un monito sui rischi associati alla conservazione e alla manipolazione di virus mortali. Sebbene questi virus possano essere necessari per la ricerca e lo sviluppo di vaccini, è fondamentale garantire che vengano gestiti in modo sicuro per proteggere la popolazione da potenziali danni.