Antichi scheletri svelano l’arazzo genetico dell’Europa centrale
Il DNA di antiche ossa fa luce sugli antenati europei
Gli scienziati hanno sbloccato un tesoro genetico dalle ossa di antichi scheletri, rivelando la complessa storia delle migrazioni umane nell’Europa centrale. Analizzando il DNA mitocondriale, che viene trasmesso dalla madre al figlio, i ricercatori hanno ricostruito una linea temporale genetica che abbraccia un arco temporale di 7500-3500 anni fa.
Migrazioni multiple hanno plasmato la diversità genetica europea
Contrariamente alle precedenti convinzioni, la diversità genetica degli europei moderni non può essere attribuita a un singolo evento migratorio. Invece, molteplici ondate migratorie provenienti da varie regioni hanno plasmato la composizione genetica dell’Europa centrale.
Contadini neolitici e cacciatori-raccoglitori
Il primo grande cambiamento genetico avvenne intorno al 5500 a.C. con l’arrivo di contadini neolitici dal Vicino Oriente. Questo afflusso di contadini portò nuove pratiche agricole e rimpiazzò lo stile di vita dei cacciatori-raccoglitori che aveva dominato la regione.
Migrazioni successive da est e ovest
Tuttavia, la linea temporale genetica rivela anche migrazioni successive sia da est (attuali Lettonia, Lituania, Repubblica Ceca, ecc.) che da ovest (penisola iberica). Queste migrazioni introdussero ulteriori elementi genetici che contribuirono alla diversità osservata negli europei moderni.
Prove archeologiche supportano i risultati genetici
Confrontando la tempistica dei cambiamenti genetici con le scoperte archeologiche, i ricercatori hanno collegato l’afflusso genetico alla comparsa di nuovi manufatti culturali. Ciò suggerisce che le migrazioni non solo portarono nuove persone ma anche nuove tecnologie e pratiche culturali.
La linea temporale genetica rivela modelli di cambiamento
La linea temporale genetica creata dai ricercatori fornisce un resoconto dettagliato dei cambiamenti genetici nel tempo. Mostra un periodo di stabilità nei modelli genetici dopo l’arrivo dei contadini, seguito da una rinascita di linee di cacciatori-raccoglitori e poi da nuovi impulsi da est e ovest.
Ipotesi: i manufatti culturali indicano le migrazioni
Gli autori propongono che la presenza di nuovi manufatti culturali in una regione specifica indica l’arrivo di viaggiatori provenienti da lontano. Mentre l’uso di nuovi strumenti e tecnologie non implica automaticamente afflussi genetici, è possibile che, in tempi antichi, le migrazioni spesso coincisero con l’introduzione di nuove tecniche.
Scoprire le origini degli antenati europei
Lo studio dell’antico DNA dagli scheletri nell’Europa centrale ha fornito informazioni preziose sulla storia genetica degli europei. Rivela un complesso arazzo di migrazioni e influenze genetiche che hanno plasmato la diversità che vediamo oggi. Continuando ad analizzare l’antico DNA, i ricercatori sperano di svelare ulteriormente l’intricata rete degli antenati umani.
Ulteriori approfondimenti:
- Lo studio ha esaminato un gran numero di campioni di DNA mitocondriale, rendendolo il più grande esame di DNA antico fino ad oggi.
- I ricercatori si sono concentrati su una regione specifica in Sassonia-Anhalt, Germania, a causa dell’abbondanza di antichi campioni scheletrici disponibili.
- La linea temporale genetica creata dai ricercatori fornisce un resoconto completo dei cambiamenti genetici nel tempo in un luogo specifico, piuttosto che un resoconto frammentato proveniente da regioni diverse.