Il ritorno del Codex Amiatinus: la più antica Bibbia latina completa d’Inghilterra fa un ritorno storico a casa
Il Codex Amiatinus: un capolavoro monumentale
Nell’anno 716, abili monaci del monastero di Wearmouth-Jarrow nella Northumbria medievale, in Inghilterra, elaborarono meticolosamente il Codex Amiatinus, una Bibbia latina riccamente illustrata di straordinarie dimensioni e bellezza. Questo tomo colossale, che pesa 34 chili e misura 30 centimetri di spessore quando chiuso, è una testimonianza delle imprese artistiche ed erudite del periodo anglosassone.
Un viaggio attraverso il tempo e i continenti
Dopo il suo completamento, il Codex Amiatinus si imbarcò in un viaggio notevole. Era destinato a essere un dono per Papa Gregorio II a Roma, ma il destino intervenne quando l’abate Ceolfrith, che aveva commissionato la Bibbia, morì prima di raggiungere l’Italia. Il prezioso manoscritto trovò la sua strada verso un’abbazia in Toscana, dove rimase per secoli.
Un ritorno tanto atteso
Più di un millennio dopo, nel 2018, il Codex Amiatinus fece il suo tanto atteso ritorno in Inghilterra. La British Library, una rinomata istituzione che ospita una vasta collezione di testi rari e preziosi, ottenne un prestito dalla Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, offrendo a studiosi e al grande pubblico una rara opportunità di ammirare questo artefatto iconico.
Un’eredità anglosassone
Il Codex Amiatinus riveste un’importanza capitale poiché si tratta della più antica Bibbia latina completa giunta fino a noi. È una delle tre copie commissionate dall’abate Ceolfrith, con le altre due esistenti solo in frammenti. Quest’opera monumentale riflette la fiorente cultura intellettuale e artistica dei regni anglosassoni.
Un simbolo di scambi culturali
Il Codex Amiatinus è molto più di un testo religioso; è una testimonianza dell’interconnessione dell’Europa nell’Alto Medioevo. Il suo viaggio dall’Inghilterra all’Italia e ritorno mette in luce lo scambio di conoscenze e idee tra culture e regioni diverse.
Una finestra sul passato
La mostra della British Library ha presentato il Codex Amiatinus insieme ad altri manoscritti fondamentali, tra cui il Vangelo di San Cuthbert, il più antico libro europeo intatto, e il più antico testamento conservato, redatto da una donna. Questi manufatti fanno luce sull’emergere della lingua e della letteratura inglese, dissipando le idee sbagliate sul periodo anglosassone come un’epoca di oscurantismo e ignoranza.
Una testimonianza di eccellenza artistica
Il Codex Amiatinus non è solo un reperto storico, ma anche un capolavoro dell’arte medievale. Le sue illustrazioni complesse, i suoi colori vivaci e la sua scrittura elegante testimoniano l’eccezionale talento e abilità dei monaci anglosassoni che lo crearono. La bellezza fisica del manoscritto è un omaggio all’eredità imperitura della loro artigianalità.
Un faro per l’educazione e l’erudizione
Il Codex Amiatinus ricorda il potere trasformativo dell’educazione e dell’erudizione nella storia dell’umanità. Le sue pagine racchiudono una miniera di conoscenze e saggezza che hanno ispirato e illuminato generazioni di studiosi, teologi e laici. Il ritorno di questo manoscritto emblematico in Inghilterra è una celebrazione del valore senza tempo della ricerca intellettuale.