Little Foot: il fossile di Australopithecus più completo
Scoperta e scavo
Nel 1994, il paleontologo Ron Clarke scoprì quattro minuscoli frammenti di ossa della caviglia in una scatola di fossili proveniente dal sistema di grotte di Sterkfontein in Sudafrica. Convinto che provenissero da un lontano antenato umano, cercò altre ossa e alla fine trovò uno scheletro quasi completo incastonato in un materiale simile al cemento chiamato breccia.
Il processo di scavo fu minuzioso e richiese molto tempo. Clarke e la sua squadra usarono piccoli strumenti come aghi per estrarre delicatamente i fragili frammenti dalla roccia. Ci vollero fino al 2012 per localizzare ed estrarre tutte le tracce del fossile, che fu chiamato “Little Foot”.
Completezza e importanza
Little Foot è uno degli scheletri di antenati umani più completi mai ritrovati. Mentre Lucy, il famoso scheletro di ominide primitivo scoperto in Etiopia negli anni ’70, è completo solo per circa il 40%, Little Foot è completo per il 90% e ha ancora la testa.
Questa notevole completezza ha permesso ai ricercatori di acquisire conoscenze senza precedenti sull’anatomia e sul comportamento dei primi ominidi. Si pensa che Little Foot rappresenti una specie di Australopithecus diversa da quella di Lucy e potrebbe essere più antico, risalendo a 3,67 milioni di anni fa.
Controversia e dibattito
La datazione di Little Foot è stata oggetto di controversia. Alcuni ricercatori hanno messo in dubbio l’accuratezza dei metodi usati per determinare la sua età. Tuttavia, Clarke e la sua squadra sostengono le loro conclusioni, che suggeriscono che Little Foot potrebbe essere uno dei fossili di ominidi più antichi e completi mai scoperti.
La scoperta di Little Foot ha anche riacceso il dibattito sul luogo dell’evoluzione umana primitiva. Tradizionalmente, l’Africa orientale è stata considerata la culla dell’umanità. Tuttavia, la scoperta di Little Foot e di altri fossili in Sudafrica suggerisce che l’evoluzione umana potrebbe essersi verificata in più luoghi.
Esposizione pubblica e ricerche future
Dopo 20 anni di scavi e pulizia, Little Foot è stato esposto al pubblico per la prima volta in Sudafrica nella Camera blindata degli ominidi dell’Istituto di studi sull’evoluzione dell’Università del Witwatersrand a Johannesburg. La presentazione di Little Foot ha suscitato un immenso entusiasmo tra scienziati e pubblico.
L’anno prossimo, la squadra che sta esaminando Little Foot prevede di pubblicare circa 25 articoli scientifici sul fossile. Questi articoli non mancheranno di ravvivare il dibattito in corso sull’evoluzione umana e di gettare nuova luce sulle nostre origini.
Ulteriori informazioni
La scoperta di Little Foot ha rivoluzionato la nostra comprensione dei primi ominidi. La sua notevole completezza ha fornito una miniera di informazioni sulla loro anatomia, comportamento e relazioni evolutive. Le ricerche in corso su Little Foot promettono di approfondire ulteriormente le nostre conoscenze sull’evoluzione umana e sul nostro posto nel mondo naturale.