Gli umani arrostivano verdure a radice 170.000 anni fa, suggerisce uno studio
Sfidata la “dieta paleo” povera di carboidrati
Una nuova ricerca suggerisce che gli umani arrostiscono e consumano verdure a radice da almeno 170.000 anni, sfidando le interpretazioni moderne della “dieta paleo”.
La scoperta rivela antiche pratiche culinarie
In uno studio pubblicato sulla rivista Science, i ricercatori hanno scoperto resti carbonizzati di materiale vegetale ricco di carboidrati in una grotta sudafricana. Questi resti carbonizzati, identificati come rizomi o fusti sotterranei, forniscono la prova più antica che gli umani cucinavano e consumavano deliberatamente piante ricche di amido.
Una dieta preistorica equilibrata
Nonostante le moderne ipotesi sulla dieta paleo, che enfatizza un basso consumo di carboidrati, lo studio suggerisce che i nostri antenati preistorici probabilmente consumavano una dieta equilibrata che comprendeva sia carboidrati che proteine.
Il valore nutrizionale dei rizomi
I rizomi, che si possono trovare in piante come patate e ignami, sono ricchi di proteine e amidi. Quando vengono preparati e consumati, forniscono un significativo apporto nutrizionale.
Digestione dell’amido ed evoluzione umana
Il consumo di piante ricche di amido da parte degli umani probabilmente ha coinciso con un aumento nell’espressione dei geni che facilitano la digestione dell’amido, indicando un cambiamento nella dieta verso una dieta più ricca di carboidrati oltre 300.000 anni fa.
I benefici della cottura
Il trattamento termico dei cibi, comprese le verdure a radice, ha numerosi benefici. Ammorbidisce i cibi, rendendoli più facili da masticare e digerire, e migliora l’estrazione dei nutrienti.
L’importanza del fuoco
L’uso del fuoco per arrostire le verdure non solo ha migliorato il loro valore nutrizionale, ma le ha anche rese più facili da trovare per gli archeologi moderni, a differenza delle ossa degli animali che si decompongono più facilmente.
Implicazioni per la dieta paleo
La scoperta di piante ricche di amido cotte 170.000 anni fa suggerisce che la dieta paleo, così come viene spesso interpretata oggi, potrebbe essere un termine improprio. I nostri antenati preistorici probabilmente mangiavano più piante ricche di amido di quanto si supponesse in precedenza.
Il significato evolutivo della cottura
Il passaggio alla cottura, in particolare di verdure a radice, è stato una pietra miliare significativa nell’evoluzione umana. Ha permesso il consumo di un’ampia gamma di cibi vegetali, ha fornito nutrienti essenziali e ha facilitato lo sviluppo di comportamenti sociali e culturali più complessi.
Direzioni future della ricerca
La scoperta di piante ricche di amido cotte 170.000 anni fa apre nuove strade alla ricerca sulle pratiche alimentari umane e sull’evoluzione della cucina. Nuovi scavi e analisi di siti archeologici potrebbero fare luce sulle piante specifiche consumate dai nostri antenati e sul ruolo della cucina nel plasmare la storia umana.