Afghanistan: un viaggio tra luce e oscurità, raccontato dalla fotografa Beth Wald
Una terra complessa e ricca di contrasti
L’Afghanistan, una nazione segnata da decenni di conflitti, presenta un arazzo di bellezza e durezza. La fotografa Beth Wald ha intrapreso un viaggio in questa terra enigmatica, accompagnata dal giornalista Rob Schultheis. Le loro esperienze, catturate in immagini mozzafiato e parole toccanti, rivelano le complessità che definiscono l’Afghanistan.
Mazar-i-Sharif: tranquillità in mezzo alla guerra
I viaggi della Wald l’hanno portata nella città di Mazar-i-Sharif, che ospita la magnifica Grande Moschea di Hazrat Ali. Nonostante la vicinanza della città a regioni devastate dalla guerra, la moschea emanava un’aura di pace. Donne adornate con burqa svolazzanti, i loro volti nascosti, si muovevano con grazia attraverso i cortili.
Avventurandosi nella moschea, la Wald ha vissuto un momento di inaspettata connessione. Una donna, il cui volto era ora visibile, ha stretto la mano della Wald e ha sfilato un bellissimo anello d’argento e rubini dal suo dito. Con un gesto gentile, lo ha posato sulla mano della Wald, a simboleggiare un legame forgiato tra due sconosciute provenienti da mondi molto diversi.
I ricordi di guerra di Schultheis
Schultheis, un giornalista esperto che ha ampiamente trattato l’Afghanistan, è stato testimone del lato più oscuro di questa terra. Ricorda esperienze strazianti di guida su strade pericolose, dove automobilisti spericolati sfidavano gli avvertimenti sui campi minati e agenti della polizia stradale corrotti prendevano di mira viaggiatori ignari.
Nonostante i pericoli, i ricordi di Schultheis non sono definiti solo dal conflitto. Parla della resilienza del popolo afghano, della sua capacità di trovare momenti di gioia in mezzo alle difficoltà.
Uomo contro uccello: un conflitto a Henderson, New York
In un cambio di scenario rispetto all’Afghanistan, la Wald e Schultheis hanno rivolto la loro attenzione a un diverso tipo di conflitto che si stava svolgendo a Henderson, New York. Un’aspra disputa era scoppiata tra guide di pesca e cormorani, uccelli acquatici con un appetito insaziabile per il pesce.
Le guide di pesca sostenevano che i cormorani stavano decimando i loro mezzi di sussistenza, mentre gli scienziati sostenevano che gli uccelli stavano semplicemente prosperando in un ecosistema alterato. Il reportage della Wald cattura le complessità di questo conflitto, esplorando le prospettive di tutte le parti coinvolte.
L’impatto dei cormorani
La proliferazione dei cormorani ha avuto un profondo impatto sulle popolazioni ittiche locali di Henderson e sulle comunità che dipendono da esse. Le abitudini alimentari voraci degli uccelli hanno esercitato un’enorme pressione su questi fragili ecosistemi, minacciando i mezzi di sussistenza dei pescatori e l’equilibrio della natura.
Conclusione
Le esperienze di Beth Wald e Rob Schultheis in Afghanistan e Henderson, New York, mettono in luce la natura multiforme dell’esistenza umana. In mezzo agli orrori della guerra, si possono trovare momenti di bellezza e connessione. E in mezzo al conflitto, c’è spesso bisogno di comprensione e compromesso per trovare una via da seguire.