Parco Nazionale di Yellowstone: un’eredità di diritti territoriali e conservazione dei nativi
Storia del Parco Nazionale di Yellowstone
Il Parco Nazionale di Yellowstone, istituito nel 1872, è rinomato per le sue meraviglie geotermiche, la fauna selvatica e i paesaggi pittoreschi. Tuttavia, la sua creazione è stata intrecciata alla lotta per i diritti territoriali degli indigeni, in particolare del popolo Lakota.
Toro Seduto e la lotta per i diritti territoriali dei Lakota
Toro Seduto, un importante capo Lakota, ha svolto un ruolo fondamentale nel plasmare la storia di Yellowstone. All’inizio degli anni ’60 dell’Ottocento, le terre dei Lakota hanno dovuto affrontare un’invasione sempre maggiore di coloni bianchi, minatori e rilevatori ferroviari. Toro Seduto guidò la resistenza Lakota contro queste incursioni, difendendo i loro tradizionali territori di caccia e rivendicando la loro sovranità.
L’Atto di Yellowstone del 1872 e le rivendicazioni territoriali indigene
L’Atto di Yellowstone del 1872, che istituì il Parco Nazionale di Yellowstone, suscitò polemiche a causa del suo potenziale impatto sui diritti territoriali dei Lakota. Nonostante le obiezioni dei Lakota, il Congresso andò avanti con l’atto, ignorando le rivendicazioni indigene sulla terra. Questo atto esemplificò la politica di espropriazione delle terre indigene del governo federale.
Influenza dei Lakota nell’esplorazione e conservazione di Yellowstone
Le affermazioni di sovranità dei Lakota influenzarono l’esplorazione e la conservazione di Yellowstone. Ferdinand Hayden, un geologo che guidò spedizioni scientifiche nella zona, fu costretto a modificare i suoi piani a causa della resistenza dei Lakota. Le preoccupazioni dei Lakota ritardarono anche la costruzione della ferrovia del Pacifico settentrionale attraverso il loro territorio.
La ferrovia del Pacifico settentrionale e le rivendicazioni territoriali dei Lakota
La ferrovia del Pacifico settentrionale rappresentava una minaccia significativa per i territori di caccia e le mandrie di bisonti dei Lakota. I capi Lakota espressero forti obiezioni alla costruzione della ferrovia, riconoscendo il suo potenziale di interruzione del loro stile di vita.
Legge sulle assegnazioni indiane e Legge sul frazionamento
Nel 1871, il Congresso vietò la stipula di futuri trattati con le nazioni native americane, intensificando le campagne militari per costringerle a trasferirsi nelle riserve. La Legge sul frazionamento del 1887 promosse ulteriormente questa politica consentendo al governo di prendere terre indigene e venderle ai coloni bianchi.
Resistenza indigena e lotta per la sovranità
Nonostante le fortissime pressioni, i guerrieri Lakota continuarono a resistere all’invasione bianca. Toro Seduto li condusse alla vittoria sul generale George Armstrong Custer nella battaglia di Little Bighorn nel 1876. Tuttavia, l’esercito americano reagì con campagne punitive, costringendo Toro Seduto e la sua banda a fuggire in Canada.
Conservazione ed espropriazione delle terre dei nativi americani
L’istituzione del Parco Nazionale di Yellowstone faceva parte di un movimento più ampio per preservare la natura americana. Tuttavia, questo sforzo di conservazione spesso andò a scapito dei diritti territoriali dei nativi americani. La segnaletica e le mostre iniziali del parco ignorarono in gran parte gli 11.000 anni di uso della terra da parte degli indigeni.
Rivedere il passato e onorare l’eredità nativa
Negli ultimi anni, c’è stato un crescente riconoscimento del ruolo dei popoli indigeni nella storia di Yellowstone. I funzionari del Parco Nazionale di Yellowstone si sono impegnati a collaborare con le tribù legate alla zona e ad onorare le loro culture e la loro eredità. Questo sforzo mira a portare alla luce la storia nascosta dell’espropriazione delle terre indigene e della resistenza.
Il futuro di Yellowstone e le relazioni con gli indigeni
Il 150esimo anniversario del Parco Nazionale di Yellowstone nel 2022 segna un’opportunità cruciale per riconoscere la complessa storia del parco e il suo rapporto con i popoli indigeni. Gli eventi e le iniziative previste per l’anniversario mirano a promuovere il dialogo tra le tribù e i funzionari del parco, favorendo una migliore comprensione e apprezzamento delle culture native e della loro eredità duratura nel nord-ovest.