Ricordando Bernice Sandler, la “madrina del Titolo IX”
Primi anni di vita e carriera
Bernice Sandler, conosciuta affettuosamente come “Bunny”, fu un’accademica pioniera che dedicò la sua vita a combattere la discriminazione sessuale nell’istruzione. Negli anni ’60, mentre conseguiva il suo dottorato e lavorava part-time all’Università del Maryland, affrontò numerosi casi di pregiudizio a causa del suo genere.
Consapevolezza della discriminazione
Un momento cruciale arrivò quando alla Sandler fu negato un lavoro nonostante le sue qualifiche. Un collega spiegò che era “troppo forte per una donna”. Questa consapevolezza accese in lei un profondo senso di ingiustizia.
La strada verso il Titolo IX
La Sandler si immerse nella ricerca e scoprì l’Ordine Esecutivo 11246, che proibiva la discriminazione da parte dei contraenti federali in base a razza, colore, religione e origine nazionale. Si rese conto che quest’ordine era stato modificato per includere anche il genere.
Mobilitazione per il cambiamento
Armata di questa conoscenza, la Sandler contattò il Dipartimento del Lavoro e la Lega per l’Azione per l’Equità delle Donne. Insieme, organizzarono una class action contro college e università in tutto il paese per discriminazione sul posto di lavoro.
Udienze del Congresso e Titolo IX
La questione alla fine arrivò al Congresso e la Sandler fu assunta come membro dello staff della rappresentante Edith Green, che presiedeva la sottocommissione per l’istruzione superiore. Nel 1970, le udienze sull’istruzione e l’occupazione delle donne portarono alla stesura del Titolo IX, che fu incorporato negli emendamenti educativi del 1972.
Legislazione storica
Il Titolo IX dichiarava che nessuna persona negli Stati Uniti poteva essere esclusa o discriminata in nessun programma o attività educativa che ricevesse finanziamenti federali in base al proprio sesso. Questa legge trasformò l’istruzione, aprendo opportunità alle donne in tutti gli aspetti della vita accademica, dall’occupazione alle attività extrascolastiche e allo sport.
Impatto sull’istruzione e sullo sport
Il Titolo IX ebbe un profondo impatto sulla partecipazione delle donne allo sport. Prima della legge, solo una ragazza su 26 praticava sport al liceo. Oggi due ragazze su cinque sono coinvolte nell’atletica.
Oltre l’occupazione
Le sentenze della Corte Suprema negli anni ’90 ampliarono la portata del Titolo IX per includere protezioni contro le molestie e le aggressioni sessuali nei campus scolastici.
Una vita di difesa
La Sandler riconobbe che attuare una vera uguaglianza di genere sarebbe stata una battaglia continua. Dopo l’approvazione del Titolo IX, fondò il Progetto sullo status e l’istruzione delle donne e l’Istituto di ricerca e istruzione delle donne per continuare a difendere i diritti delle donne.
Eredità e riconoscimento
L’impegno incrollabile di Bernice Sandler nel combattere la discriminazione sessuale lasciò un segno indelebile nell’istruzione americana. Fu inserita nella National Women’s Hall of Fame e la sua eredità continua a ispirare coloro che lottano per l’uguaglianza di genere.
La visione della Sandler per il futuro
Nel 2007, la Sandler rifletté sul movimento per il Titolo IX, definendolo “una rivoluzione sociale con un impatto grande quanto la Rivoluzione Industriale”. Riconobbe che erano stati fatti progressi, ma sottolineò che il cammino verso la piena uguaglianza di genere era tutt’altro che terminato.