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SeaWorld chiude il controverso programma di riproduzione delle orche

by Peter

SeaWorld chiude il controverso programma di riproduzione delle orche

Le orche in cattività vivranno il resto della loro vita al SeaWorld

Dopo anni di critiche e controlli pubblici, SeaWorld ha annunciato la fine del suo programma di riproduzione delle orche. La decisione arriva tra crescenti preoccupazioni sul benessere delle orche in cattività e l’impatto del documentario del 2013 “Blackfish”, che ha denunciato le presunte condizioni disumane nei parchi del SeaWorld.

L’ultima generazione di orche al SeaWorld

Da quando il SeaWorld ha smesso di catturare orche in natura decenni fa, l’attuale generazione di orche nei suoi parchi sarà l’ultima. L’azienda ha dovuto affrontare crescenti pressioni da parte degli attivisti per i diritti degli animali affinché rilasciasse le orche rimaste in recinti marini o santuari costieri. Tuttavia, il SeaWorld sostiene che rilasciare queste balene in natura sarebbe pericoloso e probabilmente le porterebbe alla morte.

I difensori dei diritti degli animali spingono per il rilascio delle orche

I gruppi per i diritti degli animali hanno a lungo sostenuto il rilascio delle orche in cattività, sostenendo che soffrono in cattività e meritano la possibilità di vivere nel loro habitat naturale. Indicano studi che dimostrano che le orche in cattività hanno un’aspettativa di vita più breve, tassi di mortalità più elevati e più problemi di salute rispetto alle loro controparti selvatiche.

SeaWorld difende la cattività

SeaWorld ha difeso la sua decisione di mantenere le sue orche in cattività, affermando che ricevono le migliori cure possibili e che rilasciarle in natura sarebbe disastroso. La società sostiene che la maggior parte delle sue orche sono nate in cattività e non hanno mai vissuto in natura, il che le rende incapaci di sopravvivere da sole.

Reti sociali complesse tra balene e delfini

Una delle principali sfide al rilascio delle orche in cattività è la loro complessa struttura sociale. Le balene e i delfini vivono in gruppi molto uniti con forti legami familiari. Quando una nuova balena viene introdotta in un gruppo, possono volerci anni prima che venga accettata, se mai lo sarà. Le orche in cattività, che sono state allevate in isolamento o con individui non imparentati, potrebbero non avere le capacità sociali necessarie per integrarsi in un gruppo selvaggio.

Difficoltà della transizione dalla cattività alla natura

Anche se un’orca in cattività potesse essere introdotta con successo in un gruppo selvaggio, ci sono altre sfide da considerare. Le orche in cattività sono spesso addestrate per eseguire trucchi e potrebbero non avere le capacità di caccia necessarie per sopravvivere in natura. Potrebbero anche essere più vulnerabili ai predatori e alle malattie.

Il tragico tentativo di rewilding di Keiko

Uno degli esempi più famigerati di un tentativo fallito di reintrodurre un’orca in natura è il caso di Keiko, l’orca che ha recitato nel film “Free Willy”. Keiko fu catturato nelle sue acque native vicino alla Norvegia da giovane e trascorse diversi anni in un recinto marino prima di essere rilasciato. Tuttavia, non si unì mai a un nuovo gruppo e morì un anno dopo.

Un passo avanti per i gruppi per i diritti degli animali

Sebbene le orche rimanenti del SeaWorld rimarranno in cattività per il resto della loro vita, la decisione di porre fine al programma di riproduzione è comunque vista come un passo avanti per i gruppi per i diritti degli animali. Segnala una crescente consapevolezza pubblica sulle preoccupazioni per il benessere associate alla detenzione di orche in cattività e una volontà di ritenere le aziende responsabili del loro trattamento degli animali.

Il futuro delle orche in cattività al SeaWorld

Il futuro delle orche in cattività al SeaWorld rimane incerto. L’azienda ha gradualmente eliminato i suoi un tempo popolari “Shamu Shows” e si sta concentrando su esperienze più educative. È possibile che alla fine il SeaWorld passi a un modello in cui non terrà più orche in cattività. Tuttavia, per ora, le orche rimanenti continueranno a vivere il resto della loro vita nei parchi del SeaWorld.

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