Esther Bubley: Una pioniera del fotogiornalismo
Primi anni di vita e carriera
Esther Bubley nacque nel Wisconsin nel 1921 da genitori ebrei immigrati. La sua passione per la fotografia iniziò nell’adolescenza e conseguì una laurea in Minnesota. Dopo la laurea, si trasferì a Washington, D.C. e a New York City in cerca di lavoro come fotografa.
Nonostante le difficoltà incontrate in quanto donna nel campo, il talento e la determinazione di Bubley alla fine catturarono l’attenzione di Edward Steichen, il rinomato curatore di fotografia al Museum of Modern Art. Steichen la incoraggiò e in seguito espose il suo lavoro.
Servizio governativo e durante la guerra
Durante la seconda guerra mondiale, Bubley lavorò per l’Office of War Information, stampando fotografie e girando microfilm di libri rari. Nel tempo libero, catturò immagini di donne single al lavoro, documentando il loro contributo allo sforzo bellico.
Nel 1943, Bubley intraprese un viaggio in autobus di sei settimane attraverso il paese, commissionato dal direttore dell’ufficio di fotografia, Roy Stryker. Le sue fotografie di americani in guerra, tra cui soldati, marinai e civili, divennero rappresentazioni iconiche della resilienza e dell’unità della nazione.
Successo post-bellico
Dopo la guerra, Bubley continuò a prosperare come fotografa freelance. Nel 1954, divenne la prima donna a vincere il primo premio nel concorso della rivista Photography per il lavoro internazionale, per una fotografia di donne in Marocco scattata per l’UNICEF.
Bubley realizzò anche una serie di reportage fotografici su “Come vive l’America” per Ladies’ Home Journal, catturando le esperienze quotidiane e le aspirazioni degli americani comuni. Il suo lavoro è stato elogiato per la sua intimità e la capacità di entrare in contatto con gli spettatori a un livello profondamente personale.
Influenza sul film noir
Alle fotografie di guerra di Bubley di donne che lavorano in fabbriche e uffici è stato attribuito un influsso sullo sviluppo del genere del film noir. Le sue immagini rappresentavano donne decise e indipendenti che si liberavano dai ruoli tradizionali.
Ultimi anni di vita e eredità
Il lavoro di Bubley ha continuato a ottenere riconoscenza e apprezzamento negli ultimi anni. La Biblioteca del Congresso ha selezionato il suo lavoro per lanciare un sito web dedicato alle fotoreporter donne. Importanti mostre del suo lavoro sono state allestite in importanti musei ed è prevista la pubblicazione di un libro sul suo giornalismo.
L’eredità di Esther Bubley come pioniera del fotogiornalismo è innegabile. La sua capacità di cogliere l’essenza della vita ordinaria, la sua sensibilità alle questioni sociali e la sua incrollabile passione per il suo mestiere hanno lasciato un segno indelebile nel mondo della fotografia. Il suo lavoro continua a ispirare e incoraggiare fotografi e spettatori allo stesso modo.
Informazioni chiave
- Nata: 1921, Phillips, Wisconsin
- Morta: 1998, New York City
- Opere notevoli: fotografie di guerra, reportage fotografici su “Come vive l’America”, fotografie di donne in Marocco
- Premi: Primo premio nel concorso della rivista Photography per il lavoro internazionale (1954)
- Influenza: genere del film noir, fotogiornalismo femminile