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Mancanza di diversità nelle collezioni dei musei d’arte: una chiamata all’azione

by Jasmine

Collezioni dei musei d’arte: una mancanza di diversità

Rappresentazione di genere ed etnia nei principali musei

Uno studio rivoluzionario pubblicato sulla rivista PLoS One ha rivelato una sorprendente mancanza di diversità nelle collezioni dei principali musei d’arte statunitensi. Lo studio ha analizzato oltre 40.000 opere d’arte in 18 importanti musei e ha scoperto che l’85% degli artisti presenti sono bianchi e l’87% sono uomini.

Questa mancanza di diversità è una preoccupazione da decenni. Nel 1989, il collettivo femminista Guerrilla Girls pose la famosa domanda: “Le donne devono essere nude per entrare al Met. Museum?”. La loro provocatoria domanda ha evidenziato la mancanza di rappresentanza femminile al Metropolitan Museum of Art.

Metodologia dello studio

Il recente studio di Chad Topaz del Williams College e dei suoi colleghi è la prima indagine su larga scala sulla diversità artistica delle istituzioni culturali. Hanno creato elenchi di circa 10.000 artisti rappresentati nelle collezioni permanenti di musei come il Met, l’Art Institute of Chicago e la National Gallery of Art.

Per determinare il genere e l’etnia degli artisti, i ricercatori hanno reclutato lavoratori tramite la piattaforma di crowdsourcing Mechanical Turk di Amazon. Ogni serie di nomi è stata sottoposta ad almeno cinque cicli di classificazione e le risposte sono state verificate per raggiungere un consenso.

Risultati: gli uomini bianchi dominano

I ricercatori hanno scoperto che gli uomini bianchi dominavano il campione, costituendo un sorprendente 75,7% del pool di dati finale. Le donne bianche seguivano con il 10,8%, seguite dagli uomini asiatici (7,5%) e dagli uomini ispanici (2,6%). Tutti gli altri gruppi rappresentati in termini di genere ed etnia sono stati registrati in proporzioni inferiori all’1%.

Disparità tra i musei

Sebbene alcuni musei abbiano ottenuto risultati migliori di altri, le disparità di rappresentanza erano comunque significative. Ad esempio, gli artisti afroamericani costituiscono il 10,6% degli artisti nella collezione dell’High Museum of Art di Atlanta, rispetto a solo l’1,2% in tutti i musei studiati. Il Museo di arte contemporanea di Los Angeles vanta una percentuale di opere di artisti ispanici circa tre volte superiore alla media nazionale.

Tuttavia, altri musei sono rimasti indietro. La National Gallery of Art aveva oltre il 97% degli artisti nella sua collezione che erano bianchi e il 90% erano uomini. Il Museum of Modern Art di New York, nonostante si concentrasse su un periodo della storia dell’arte con maggiore diversità, aveva solo l’11% di artiste donne nella sua collezione.

Limiti dello studio

Lo studio presenta alcuni limiti. Gli autori hanno incluso solo gli artisti la cui identità poteva essere determinata con quasi certezza, omettendo i creativi anonimi dei secoli passati, compresi quelli che probabilmente erano persone di colore.

Obiettivi della collezione e diversità

È interessante notare che lo studio ha trovato poca correlazione tra gli obiettivi dichiarati della collezione di un museo e il suo livello di diversità generale. Ciò suggerisce che i musei possono aumentare la diversità nelle loro collezioni senza modificare la loro attenzione su specifici periodi di tempo e regioni geografiche.

Chiamata all’azione

La mancanza di diversità nelle collezioni dei musei d’arte è un problema persistente che deve essere affrontato. I musei hanno la responsabilità di rappresentare la diversità delle loro comunità e di rendere l’arte accessibile a tutti.

Aumentando la rappresentanza di donne, persone di colore e altri gruppi sottorappresentati nelle loro collezioni, i musei possono creare un mondo dell’arte più inclusivo ed equo per tutti.